Abbiamo due fotografi: il professionista Graziano Fantuzzi (Presidente della Fondazione) e Paola Maggiorelli, entrambi capaci di tagli originali e d’insoliti punti di vista sul mondo.
Gli altri sono tutti pittori e prevalentemente di quel figurativismo rielaborato in uno stile che si potrebbe definire “cézanniano”, a campiture di colore, ad armoniose tessere cromatiche (Dante Battioni, Giuseppe Delgrosso, Cesare Ponzi), tale da spingersi in alcuni sempre più verso le strutture dell’astrazione (Paolo Canali, Arnaldo Rosi). Questa transizione dal post-impressionismo all’astratto è particolarmente evidente in Paolo Bottioni, che seppur rielaborandola in modo del tutto personale, ha profondamente assimilato la lezione del maestro Dino.
Tanti i paesaggi, sicuramente prevalenti, ma sono presenti anche ritratti e nudi femminili di grande suggestione, concentrati e seducenti.
Infine ci sono le opere informali, evocative, di Noemi Bolzi e quelle astratte di Umberto Tanzi, dove la comunicazione el’emozione sono affidate soprattutto ai colori, alla loro combinazione. Per la Bolzi si aggiungono poetici inserti materici e una raffinata tridimensionalità espressiva, mentre per Tanzi le tinte sono piatte e tutto si gioca nell’orchestrazione cromatica e geometrica.
Difficile trovare un comune denominatore per tutti questi artisti, se non il fil rouge dell’arte e dell’amore per essa, oltre alla dottrina del colore e della luce che alcuni hanno mediato dai più grandi (Kandinskij in primis), ma altri - e sono la maggior parte - hanno appreso proprio da Chiapponi. E sempre da lui, anche il modo unico e originale di vedere le cose, d’interpretarle e tradurle con gli occhi dell’interiorità. Poi, a ognuno il suo. Äd tutt i colór!
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http://www.ilcaffequotidiano.com/2020/10/20/24-ottobre-ad-tutt-color-10-linguaggi-confronto-alla-collettiva-chaos-art-gallery/